Ribalta Giuridica: Recupero Iva nel calcolo del risarcimento danni
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In una decisione che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sulla giurisprudenza italiana, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza nel caso dei signori Alfonso e Giacinta Bracci contro Generali Italia SPA, che riguarda il risarcimento delle spese legali stragiudiziali.
Il caso ha origine dal tragico incidente stradale del 21 novembre 2006, che ha portato alla morte di Fulviano Bracci. A seguito dell’incidente, i suoi congiunti, i signori Bracci, hanno presentato una richiesta di risarcimento per danni non patrimoniali all’INA Assitalia S.p.A., agendo in qualità di Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Dopo un’iniziale offerta di 328.000 euro, la disputa si è concentrata sulle spese legali stragiudiziali sostenute dai Bracci.
Il percorso legale ha visto prima una decisione favorevole del Tribunale di Roma nel 2012, che ha condannato la compagnia assicurativa al pagamento di ulteriori 211.922,35 euro per danni non patrimoniali, più interessi e spese legali. Tuttavia, la Corte d’Appello di Roma, nel 2016, ha rigettato l’appello presentato dai Bracci riguardo le spese legali della fase stragiudiziale.
La svolta è arrivata con l’intervento della Corte di Cassazione. La Corte ha accolto il ricorso dei Bracci su tre dei quattro motivi presentati, stabilendo che le spese legali sostenute dalla vittima in questioni giuridiche complesse o in assenza di assistenza adeguata sono rimborsabili. Questa decisione si basa su un precedente giurisprudenziale secondo il quale il mancato risarcimento di spese legali necessarie è in contrasto con l’articolo 24 della Costituzione Italiana.
Questa sentenza stabilisce un importante precedente legale, sottolineando il diritto dei cittadini a ricevere un risarcimento completo per le spese sostenute a seguito di sinistri stradali, comprese quelle legali non direttamente legate al processo. La Corte di Cassazione ha ribadito il principio che la tutela dei diritti dei cittadini e la giustizia accessibile sono pilastri fondamentali del sistema legale italiano.
Con questa decisione, la Corte di Cassazione non solo ha fornito giustizia ai signori Bracci, ma ha anche aperto la strada a una maggiore chiarezza e equità nel trattamento delle spese legali stragiudiziali in casi futuri. Il caso è stato rinviato alla Corte d’Appello di Roma per una nuova decisione sulle spese, in una diversa composizione collegiale, secondo le linee guida stabilite dalla Corte di Cassazione.